“Aboliamo il Natale!”

Giuseppe Conte: “…il Natale non lo dobbiamo identificare solo con lo shopping, fare regali e dare un impulso all’economia. Natale, a prescindere dalla fede religiosa, è senz’altro anche un momento di raccoglimento spirituale. Il raccoglimento spirituale, farlo con tante persone non viene bene”.
Quindi Governo in fibrillazione: bisogna evitare il cenone di Natale ed evitare che le famiglie si riuniscano per festeggiare la natività (a prescindere dalla fede religiosa…), magari per poi recarsi clandestinamente in Chiesa per la Messa solenne.
Cinquantacinque milioni di italiani riuniti possono formare un numero di assembramenti ingestibili e difficili da disperdere: allora come fare?
In un concitato Consiglio dei Ministri, tra pennarelli e fogli da disegno, ecco che all’improvviso il Ministro Speranza ha l’illuminazione: “Aboliamo il Natale!”
Gli altri Ministri si guardano stupiti, mentre Conte è già al trucco per l’annuncio “urbi et orbi”; ma, passato lo sconcerto iniziale, partono 92 minuti di applausi ininterrotti, come per la Corazzata Potemkin di Fantozzi, ovvero una “cagata pazzesca”.
Abolire il Natale vorrebbe dire, oltre che evitare l’uso di lacrimogeni e squadre d’assalto, cancellare definitivamente Messe, funzioni e relative anacronistiche cerimonie dei Sacramenti, e poter definitivamente cambiare la destinazione d’uso di Chiese e Cappelle per approntare reparti di rianimazione per la pandemia di turno; vorrebbe dire poter finalmente sostituire l’incombente ostile “clericalismo” con un più progressista “populismo globalizzato”.
L’abolizione del Natale depennerebbe automaticamente anche il Presepe, decretando definitivamente la supremazia dell’albero sul bambinello. Quindi, in un sol colpo, si eviterebbe di offendere la sensibilità di coloro i quali si sentivano provocati dalla presenza del Presepe a scuola fungendo anche da deterrente per possibili attentati di matrice religiosa; niente più recite con angioletti e poesie, e niente più canti natalizi, dato che non scende più nessuno dalle stelle…; il tutto sostituito con un più orecchiabile “Bella ciao” o con la più imponente “Internazionale socialista”, indossando un bel fazzoletto rosso: siamo tutti fratelli, anzi, compagni.
Lo stesso varrebbe per l’altro annoso motivo di scandalo, ovvero il Crocefisso in classe: d’altra parte sarebbe un falso storico mettere in Croce qualcuno che non è nato; via libera alla gigantografia del Presidente “garante” di turno.
Potremo, anzi dovremo, però, continuare a scambiarci regali il 25 dicembre, soprattutto per non fare uno sgarbo al patron di Amazon, Soros, finanziatore di movimenti e ONG, benefattore mondiale che, per tutelare gli anziani come Babbo Natale, sfrutta giovani corrieri; con una nota Palazzo Chigi chiede scusa anche a Cristel, la bambina che aveva scritto a Conte, ma anche la Befana ha una certa età…   
Il Natale sarà trasformato in una festa della fratellanza, della comunanza, dell’unione: un’unica grande festa nazionale dell’Unità.
Ma la vera ricorrenza che prenderà il sopravvento sulle altre sarà Halloween, la festa di streghe, spiriti e delle zucche vuote; il commissario Arcuri si è già attivato per procurarsene il più possibile, nella speranza di poterle permutare con i milioni di banchi singoli a rotelle inutilizzati nelle scuole. Le zucche vuote già presenti nel governo saranno utilizzate come contenitore per le caramelle di “dolcetto o scherzetto”, visto che non hanno mai funzionato: saranno cinesi!
I centri Caritas saranno sostituiti dal reddito di cittadinanza universale, le tavole dei Comandamenti da 10 DPCM a scelta, e Adamo ed Eva lasceranno il posto ad una coppia meglio assortita, Romolo e Remo, senza togliere costole a nessuno e senza colpevolizzare Eva che, subito dopo aver dato retta al serpente, pare abbia aderito al movimento #ME TOO; il serpente fu condannato a strisciare in quanto manifestamente sessista.
Sarà quindi istituita un’apposita commissione parlamentare per confutare origini, memoria e tradizioni popolari, rimpiazzandole con l’ineccepibile “politicamente corretto”, in un’implicita rettifica della storia ed una rivisitazione di realtà e futuro.
Verrà dichiarata la “Zona Rossa ad oltranza” per Miracoli e Santità, e le preghiere saranno consentite solo in casi di estrema necessità, come prima del ritiro del risultato del tampone.
Senza entità Divine, Sacre e Consacrate che parlino alla coscienza degli uomini, sarà più facile approvare leggi sulle pillole anticoncezionali alle minorenni, sull’eutanasia, sulle unioni delle coppie omosessuali e relativa possibilità di adozione, sulla fecondazione artificiale e tutte quelle materie spinose in cui l’etica pone impunemente paletti, potendo finalmente relegare la famiglia naturale ad arcaico assembramento.
Lo stato si sostituirà in tutto alla predicazione e alle opere che il “bambinello abrogato” avrebbe dovuto compiere in età adulta, e lo farà in modo più efficiente.
Un esempio su tutti: Gesù avrebbe detto: “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro (Matteo 11,28); il Governo, invece, ha già emanato il decreto, e il “ristoro” arriverà direttamente sui conti correnti dei commercianti tramite bonifico, con tanto di ricevuta, senza lunghe file in qualche scomodo e malfrequentato girone dantesco.
Cadrà anche l’antica visione del Paradiso, che potrebbe essere sostituita da quello mussulmano, per facilitare l’accesso al quale, però, occorrerebbe una cintura esplosiva difficilmente procurabile anche per Arcuri, o dalla più kitsch “reincarnazione” buddista, che meglio spiegherebbe le diverse anime presenti nel PD e le diverse specie che dimorano nei Cinque Stelle.
Ma se Gesù non è nato, non può neanche essere morto né risorto, quindi anche la Pasqua risulta invalidata: altro che zucche vuote…: dopo lo scherzetto del Natale…, cucù, anche la Pasqua non c’è più!

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