COSI’ NON VAr

Ormai abbiamo la prova provata del quasi totale fallimento della tecnologia nel calcio: rigori inconsistenti, simulazioni premiate e punizioni invertite, gomitate non viste, falli di mano a grappoli, fuorigioco millimetrici, interpretazione personalizzata del regolamento, e chi più ne ha più ne metta…L’introduzione del Var (Video Assistant Referee, oppure Video Al Rallentatore, come lo chiama mia

Un Maradona oggi…

A un anno dalla sua morte, Diego Armando Maradona manca più al calcio che a parenti, amici e conoscenti che lo hanno pianto e commemorato, ricordato e immortalato (come me in https://politicamentescorrettoblogg.wordpress.com/2020/11/27/diego-armando-maradona/).Perché solo chi ha vissuto il suo calcio può realizzare quanto manchi oggi in campo un Maradona, uno per cui valeva la pena arrivare

Lui è peggio di me

Come era prevedibile già da giugno, alle prime difficoltà, ma sarebbe successo anche al primo filotto di successi, a tenere banco in casa Lazio è ora il confronto Inzaghi-Sarri, un acceso dibattito tra neo-nostalgici del ben voluto Simone e sarriani di breve corso.Chi chiede tempo per il Comandante, chi lo giudica troppo integralista, chi lo

Nostalgia canaglia…

Con gli stadi vuoti ormai da un anno, i bilanci delle società italiane più importanti perennemente in rosso, i protocolli sanitari violati, non applicati o comunque non compresi; con squadre decimate dal Covid, dai falsi positivi e dalle Asl; con una dirigenza distratta e inconcludente che dovrebbe occuparsi del calcio per riformarlo e modernizzarlo, e

Diego Armando Maradona.

Diego Armando Maradona, per gli amici Diego, ha vissuto in modo dissoluto, vizioso, eccessivo, disordinato, sfrenato e smoderato, ma almeno non è stato mai ipocrita.Ipocrita come invece il mondo che oggi lo celebra, lo commemora, lo esalta, lo glorifica e lo divinizza; come i parenti, gli amici, i colleghi e i giornalisti che si rincorrono

Salviamo il calcio!

 “E’ un calcio malato!”(ironizzava la Gialappa’s Band in Mai Dire Gol).Già non se la passava bene, tra regole da riscrivere, istituzioni incapaci, dissidi interni e lotte intestine, tra problemi finanziari e impoverimento tecnico; il Covid-19, però, rischia di metterlo definitivamente in ginocchio.E come in ogni disputa, quando il nemico vacilla si cerca di sferrargli il

Tu chiamale se vuoi, emozioni…

Smettete pure di scervellarvi sulle possibili soluzioni per riprendere la stagione calcistica, italiana ed europea; smettete di arrampicarvi sugli specchi per far ripartire un’industria che comprendendo un indotto più o meno diretto produce un fatturato di quasi 7,5 miliardi di euro; smettetela con il liturgico “the show must go on” in nome di una crisi

“Pep” e la sconfitta del “guardiolismo”

Quella dell’altra sera è stata la sconfitta di Guardiola, di un allenatore che dall’alto della sua presunzione si è fermato ancora una volta ai quarti di finale con il suo Manchester city stellare, galattico all’ennesima potenza, dopo aver comunque preteso spese per circa 800 milioni in quattro anni (di soli cartellini dei calciatori).E’ un dato